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Buche stradali, Ford studia un sistema per mapparle

Il dispositivo è in fase di test. Negli Stati Uniti le asperità dell’asfalto costano, in un anno, circa 300 dollari per automobilista

Le buche nell’asfalto, oltre a influire sul comfort di marcia, possono provocare danni significativi alla vettura. Ford ha deciso perciò di provare ad arginare il problema e sta lavorando ad una nuova tecnologia, da integrare nelle proprie vetture, per mappare le imperfezioni della strada e diffondere le informazioni sulla loro posizione tramite internet. I dati raccolti saranno utili agli altri possessori di veicoli della stessa azienda dotati del medesimo sistema di ricezione, che potranno così avere un quadro aggiornato sulle condizioni dell’asfalto, evitando spiacevoli sorprese durante la guida.

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Informazioni via cloud
Per realizzare la mappatura dell’asfalto, questa nuova tecnologia si servirà delle telecamere di bordo, dei sensori e dei dati raccolti dagli ammortizzatori già presenti sulle vetture Ford. Una volta ottenute le informazioni necessarie su un determinato tratto stradale, i dati verranno trasmessi e condivisi in rete tramite il “cloud”: in questo modo resteranno a disposizione degli altri automobilisti dotati del medesimo sistema di ricezione. Il progetto, attualmente in fase di lavorazione, viene portato avanti dai ricercatori del “proving ground” di Lommel (Belgio) e potrebbe essere disponibile per una sperimentazione su strada già nel 2017. “La tecnologia di mappatura virtuale delle buche potrebbe segnalarne immediatamente la presenza al conducente e subito dopo diffondere l’allarme, sull’imminente insidia stradale agli altri automobilisti alla guida – ha spiegato l’ingegnere Uwe Hoffman, della divisione Advanced chassis control di Ford Europa – le nostre auto sono già dotate di sensori che rilevano la presenza di buche e adesso ci stiamo muovendo per raggiungere un ulteriore livello di efficacia”.

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Una strategia di lungo corso
L’idea di una mappatura delle buche, infatti, non è la prima iniziativa di Ford per contrastare i danni causati alle vetture dai percorsi dissestati. Nel caso della Fusion V6, ad esempio, Ford ha messo a punto un sistema che, avvalendosi di 12 sensori ad alta risoluzione, rileva in anticipo le buche autoregolando nel giro di pochi istanti – ogni due millisecondi – le sospensioni. In questo modo le ruote, opportunamente tarate dal meccanismo di assorbimento, non “affondano” nelle buche come in condizioni normali e riducono così l’effetto delle imperfezioni stradali. Nel caso delle ruote posteriori il sistema, avendo ancora più tempo a disposizione per apportare le modifiche all’assetto, dà vita a una correzione ancora più efficace, secondo quanto fa sapere la casa automobilistica americana. Ancor prima di quest’ultimo sviluppo, già diversi modelli Ford come Mondeo, S-Max e Galaxy presentavano un dispositivo chiamato “Continuously controlled damping with pothole mitigation”, studiato proprio per ridurre i danni causati dalle buche.

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Una questione di risparmio
Oltre a ridurre il piacere di guida, le buche sono anche un problema per il portafoglio. Secondo quanto riporta Ford, sono ingenti i danni causati ogni anno dalle asperità dell’asfalto negli Stati Uniti: il conto è di circa di 300 dollari per automobilista, per una spesa complessiva di 3 miliardi.

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